Assicurare il mutuo conviene? Se lo chiedono un po’ tutti coloro che sono chiamati alla stipula di un mutuo ipotecario. E se non se lo chiedono, la proposta arriva dal l’intermediario finanziario che eroga il prestito, che trae dai contratti assicurativi agganciati al mutuo margini mediamente molti alti. Facciamo subito una distinzione: quando parliamo di assicurazioni sui mutui, le più importanti categorie sono due.
Una che copre contro il rischio incendio e scoppio del l’immobile e l’altra, conosciuta con l’acronimo Cpi (Credit protection insurance) che copre il rimborso delle rate in caso di eventi legati al lavoro (perdita temporanea o definitiva) e allo stato di salute (malattia, invalidità, morte). Nel primo caso l’assicurazione che viene proposta dalla banca erogante è difatto obbligatoria (sarebbe infatti irrazionale non proteggere l’immobile da un evento del genere). Nel secondo caso si tratta di un’opzione sia legalmente che tecnicamente facoltativa.
In entrambi i casi, però, è bene sapere che non è obbligatorio stipulare queste polizze con l’istituto che eroga il mutuo. Ci si può senza problemi rivolgere a una compagnia assicurativa esterna, anche se inpochi lo fanno. In media, rileva l’Isvap, l’Istituto che vigilia sulle compagnie assicurative, il mercato delle polizze sui mutui vale 2,5 miliardi di premi l’anno: il 79% dei contratti è appannaggio degli sportelli bancari che applicano un’aliquota media provvigionale assai alta (intorno al 50%), con punte fino all’83%.
Un esempio? «Su un mutuo di 300mila euro – rileva l’Isvap – si è arrivati a proporre polizze sulla vita con un premio lordo di 14mila euro, di cui 10mila euro di commissioni. Stipulando una polizza vita all’esterno si arriva, nell’esempio, a pagare un premio di 3.800 euro a cui aggiungere commissioni per circa 250 euro». Insomma, un abisso.
Per questo motivo è in corso un faccia a faccia tra Isvap e Abi (l’Associazione bancaria italiana) per trovare un punto di incontro dopo che il Tar ha bocciato (per un vizio formale sulle consultazioni) la prima proposta dell’Isvap di vietare alle banche di concedere le polizze sul mutuo. Accordo che dovrebbe arrivare a breve dato che l’Isvap è pronta a promulgare entro fine anno un regolamento che punta a risolvere alla radice il conflitto di interessi dei soggetti che, come le banche e gli altri intermediari finanziari, per proteggere il credito erogato agiscono nella veste di beneficiari delle coperture e nel contempo sono intermediari arrivando a percepire rilevanti provvigioni.